Se fossi di ghiaccio, Udrei forse il crepitio Di cristalli di memorie Fondersi in un abbraccio di stelle E schiudersi universi di luce Dove perdermi in scintillii di brace. Foglia intrisa di rugiada, Filo sogni a lastricare Immense piazze Dove danzare fino a sera. Incartata, però, in umana prigione, Come la moglie di Lot, Statua di sale, Contemplo il male Che da Sodoma e Gomorra, Fino a noi, attraverso secoli di storia, Com’onda lunga arriva. IF I WERE ICE If I were ice, I would hear the crackling perhaps Of crystals of memories Merge into an embrace of stars And universes of light unfold Where to get lost in sparkles of embers. Leaf drenched in dew, I thread dreams to pave Immense squares Where to dance until the evening. Wrapped up, however, in human prison, Like Lot's wife, Salt statue, I contemplate evil That from Sodom and Gomorrah, Up to us, through centuries of history.
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Franca Colozzo
- 03/12/2022 23:35:00
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Cara Annalisa, il tuo pensiero filosofico riemerge nellinterpretazione delle poesie, in quanto vai oltre il testo alla ricerca di una chiave di lettura che ne consenta la comprensione. Infatti, proprio il non voltarci indietro, al contrario della moglie di Lot, ci consentirebbe di vivere meglio la nostra vita fugace. Nel compianto per un passato che avrebbe potuto essere migliore, è racchiuso il seme della nostra infelicità presente. Nel rimpianto continuo per il breve volger del giorno, si frantuma ogni possibile gioia riflettendo anche sul futuro una sorta di nostra impotenza a causa della brevità della vita. Grazie dei tuoi commenti sempre ricchi di spunti e riflessioni. Buonanotte.
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Annalisa Scialpi
- 29/11/2022 16:48:00
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Cè sempre una bellezza avvolgente, sensuale, nelle tue
poesie, che disegna tratti di una personalità molto attratta
dalla bellezza. Una personalità, appunto, poetica.
Come dici tu, meglio non fare come la moglie di Lot, meglio
non guardare indietro, perchè il bene e il male appartengono
alla mente, mentre il poeta cerca la Bellezza senza inutili
dicotomie, che appartengono sempre alla prigione della morale.
un abbraccio poetico Franca
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Franca Colozzo
- 24/07/2022 12:53:00
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Caro Salvatore, cristalli di ghiaccio e peccato originale, salmastri ricordi e bibliche memorie sono sempre la scia che ha impastato la nostra educazione, volenti o nolenti, spettatori di eventi lontani nello spazio-tempo. Siamo intrisi di uneducazione, spesso fuorviante ma, purtroppo, alla base del nostro essere oggi, muti o loquaci spettatori di unepoca che non so se definire Medioevo tecnologico o barbarie totale. Al di là della disillusione, mi crogiolo a impastare memorie, a destrutturarle, senza mai però rompere del tutto con il passato che opprime, cappa onnipresente e prigionia latente. Grazie del tuo passaggio. Auguro a te e agli altri una buona domenica.
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Franca Colozzo
- 24/07/2022 12:46:00
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"Foglia intrisa di rugiada, Filo sogni a lastricare Immense piazze Dove danzare fino a sera"
Ecco come nel mezzo di tanta sofferenza protesa, nonostante tutto, verso scintillii di brace divina, mi perdo a sognare le piazze siciliane di Modica, Noto e Ragusa, con i loro spazi enormi per abbracciare il mondo, per poter danzare fino a notte fonda sotto le stelle. Uscire da questa umana prigionia equivale alla salvezza finale, perché noi umani siamo schiavi delle nostre paure. Grazie, Vincenzo, del passaggio e della tua bella poesia che corrisponde alla gioia di vivere che, nonostante tutte le discrasie di una società avvitata su se stessa, ci accomuna sempre.
Condividi pure le tue poesie, è sempre un piacere leggere la tua anima, mantenuta pura malgrado le contaminazioni sociali sempre in agguato. Buona domenica.
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Franca Colozzo
- 24/07/2022 12:37:00
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Grazie Silvia per le tue belle parole per questi miei umili versi che attingono al ricordo della visione della statua della moglie di Lot che si stagliava sul Mar Morto durante un viaggio indimenticabile in Giordania, terra incantevole ed unica nel suo genere (Petra). Si somma al ricordo lamarezza per questi tempi bui che, ne sono certa, noi umani saremmo in grado di sconfiggere se solo ci muovessimo allunisono verso lilluminazione divina per unumanità unita e coesa.
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Vincenzo Corsaro
- 24/07/2022 10:36:00
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"Dipingerò sorrisi nellaria intreccerò canti e danze per le strade inchioderò cuori alle porte delle case spalmerò bontà sul selciato regalerò ali di felicità accenderò luminarie con fiammelle damore appenderò cattiveria e tristezza ad aquiloni e li lascerò volar via farò tutto questo perché... voglio un mondo che sorrida"
I tuoi bei versi si commentano da soli, ormai lo sai che la nostra visione del mondo è molto simile e mi perdonerai se mi son permesso di mettere qui una mia poesia scritta anni fa. Lodore di rovina e di cambiamento pervade ogni cosa, forse vedremo la fine di unepoca e nelle tempeste dellesistenza le antiche pene crocifiggeranno di nuovo il cuore degli uomini, quando soffia il vento nellora che precede il buio. Facciamo di tutto per non far spegnere la fiamma dellamore universale. Ciao :)
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Salvatore Pizzo
- 24/07/2022 02:04:00
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Scintillanti di ghiaccio e di sale, questi tuoi versi così carichi di memoria. Tanto che vien quasi di pensare che, il guardarsi indietro, il farsi Storia, sia quel peccato biblico per cui si viene trasformati in statua di sale: giusto come la moglie di Lot... Splendida mia cara Franca. Grazie.
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SilviaDeAngeliss
- 23/07/2022 07:16:00
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Spiccata sensibilità poetica, in questi versi, ove il male che incombe sullumanità, crea un profondo malessere per il suo ripetersi nel tempo... Sempre raffinatissime le tue strofe Franca. Buon fine settimana e un sorriso
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